“OVO” il nuovo ristorante di Carlo Cracco a Mosca

OVO by Carlo Cracco

Ricerca instancabile. Qualità. E mai sapori scontati. Sia nella sede storica di via Victor Hugo che nelle altre sue avventure, come Ovo a Mosca. Eppure c’è ancora chi storce il naso.

“In Italia ti perdonano tutto, tranne il successo”, soleva dire un amareggiato Enzo Ferrari nell’ultima parte della propria vita. Ed è una riflessione che ben si adatta a Carlo Cracco, cuoco di punta della prima generazione di Nuova Cucina Italiana insieme ad altri ragazzacci come Bottura, Crippa, Uliassi, Scabin, Sultano, Alajmo…

Solo che a differenza dei colleghi, Cracco ha intrapreso una strada che l’ha reso un personaggio pubblico quasi a prescindere dal mestiere di cuoco, e nell’immaginario di molti (che forse non vi hanno mai messo piede) il suo ristorante è scaduto di pari passo con l’aumentare degli impegni. Nulla di più falso. Il personaggio non divorerà mai lo chef, dal momento che un grande cuoco non si trasforma in un brocco solo perché per una parte della propria vita si mette a fare (anche) altro.

E allora non c’è da sorprendersi che nel suo nuovo ristorante di Mosca, Ovo, si mangi una vivace cucina italiana contemporanea, tutto fuorché ruffiana o facilitata a uso e consumo dei russi. E ancor meno bisogna sorprendersi del fatto che la sede originale di via Victor Hugo (che nel futuro prossimo verrà spostata in Galleria Vittorio Emanuele II) sia ancor oggi una delle migliori tavole di Milano e d’Italia, dove la ricerca non è mai ferma e dove con Cracco assente ci pensa il sous-chef Luca Sacchi a far marciare la cucina verso la medesima qualità priva di sapori scontati.

Gamberi viola d’Albenga con polvere di pistacchio e barbabietola, fusilli al plancton e funghi, risotto ai tre pomodori caramellati con crema di mozzarella e cumino… fino ad arrivare all’eccellente germano cotto in una crosta al lentisco. Prima di passare a un comparto dolce che regge il passo del resto (Luca Sacchi nasce pasticcere), ecco un ottimo esempio di riuscito accostamento ardito, la granita di nocino con latte di mandorla, panna e caviale.

Menu degustazione a 190 euro, e il prezzo è un po’ colpa del successo. Il resto della bella esperienza, però, è tutto merito di Carlo Cracco.

OVO
8 bld.2, Novinskiy boulevard – Mosca
+7 495 2870515

Ristorante Cracco
Via Victor Hugo 4 – Milano
Tel. 02 876774

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