Carlo Cracco. Se vuoi fare il figo rispetta ciò che mangi

Carlo Cracco

Piatti elaborati, cotture lente e ingredienti costosi? Niente di tutto questo. Il più acclamato chef del momento, Carlo Cracco, quando ha fame mangia pane e salame o piadina romagnola e ai figli (quattro) prepara le lasagne. Ma soprattutto lancia un messaggio: il cibo va rispettato.

Ha scritto un libro sulle ricette regionali italiane A qualcuno piace Cracco. Uno straniero che non ha mai mangiato la vera cucina italiana arriva a Milano per Expo Milano 2015 e si siede nel suo ristorante. Cosa gli mette sul tavolo?

Direi un buon risotto, magari allo zafferano. E come tocco finale ci aggiungerei del gruè di cacao ed una salsa al coriandolo.

Lei è uno degli Ambassador di Expo Milano 2015 e Roberto Maroni l’ha nominata Ambasciatore del gusto della Regione Lombardia. Quali sono stati i primi “atti” dei suoi nuovi “incarichi”?

Siamo stati poco fa a Roma insieme agli altri ambasciatori al primo incontro ufficiale con tutte le delegazioni straniere per discutere i nuovi passi da intraprendere per promuovere il nostro territorio.

Il suo libro più conosciuto si intitola “Se vuoi fare il figo usa lo scalogno”. Un gioco per lei. Completi la frase pensando al tema di Expo Milano 2015 Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita: “Se vuoi fare il figo…”

Se vuoi fare il figo, rispetta ciò che mangi!

Quali sono i Padiglioni stranieri che la incuriosiscono di più e che visiterà non appena si apriranno i cancelli dell’Esposizione Universale?

Mi aspetto molto dal Giappone e dai Paesi africani.

Un terzo del cibo prodotto nel mondo viene buttato via. Ci dà qualche consiglio pratico per ridurre lo spreco in cucina?

Fare formazione, partendo dai bambini, su come mangiare e soprattutto su come fare la spesa. Basterebbe un po’ di attenzione quando si acquista il cibo e qualche segreto per recuperare gli avanzi.

E’ diventato di nuovo papà: una ricetta che dedica ai più piccoli.

Ai miei figli piacciono le lasagne.

Cucina sempre per gli altri, ma qual è il suo menù quotidiano?

Pane e salame nel frigo di casa non mancano mai.

L’abbiamo vista sulla copertina di GQ con una modella nuda mozzafiato che tiene in mano un pesce. Essere diventato un sex symbol le ha creato problemi?

Non penso di essere un sex symbol.

Il suo inconfessabile peccato di gola.

La piadina romagnola.

Ogni tanto si mette a dieta?

Cerco sempre di darmi un contegno.

Il suo ingrediente “etnico” preferito?

La curcuma fresca.

Qual è la spezia indispensabile in cucina?

Mi piacciono molto i contrasti perché spesso due sapori uniti sono una vera esplosione al palato come per esempio capperi e liquirizia.

Secondo lei cosa ci lascerà questa Esposizione Universale?

Tanta consapevolezza e voglia di fare bene il proprio lavoro, cercando di farlo conoscere il più possibile in tutto il mondo.

Fonte: expo2015.org

 

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