Le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Grazie alla loro bellezza paesaggistica, culturale, agricola unica e al gran lavoro promozionale di squadra del sistema-Paese, le splendide Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono da oggi il 55° sito italiano iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
L’importante proclamazione è avvenuta domenica 7 luglio a Baku, in Azerbaigian, durante la 43° sessione del Comitato del Patrimonio mondiale Unesco, mediante una delibera all’unanimità dei 21 Stati membri del Comitato, a conferma dell’alta qualità della candidatura veneta.
Con la decisone dell’apposito Comitato di selezione Unesco, si riconosce il valore universale di un paesaggio culturale e agricolo unico, scaturito da una straordinaria, sapiente interazione tra un’attività produttiva di eccellenza e la natura di un territorio affascinante.
L’aumento record del 21% delle vendite in valore nel 2019 sui mercati esteri, dove il prosecco è il vino Made in Italy maggiormente esportato, spinge il riconoscimento da parte dell’Unesco alle bollicine italiane più popolari. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini. Delle 464 milioni di bottiglie Doc vendute lo scorso anno, prodotte su oltre 24mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, circa 2 su 3 sono state vendute all’estero dove la Gran Bretagna – continua la Coldiretti – è di gran lunga il Paese che ne consuma di più. La produzione è intimamente connessa con le caratteristiche del territorio e del meraviglioso paesaggio delle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.
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